Accedi oppure Registrati
Prima pagina Notizie Articoli Foto Dizionario dialettale Abystron teche Sostienici

dove

Direttore: Pio Giovanni Sangiovanni Credits | Privacy
 
21:16
Sabato
23/11/2024
Traduci English Français Español Deutsch Portuguese
Sei in /Rubriche/La Locandina/LA LOCANDINA 2014/5^ Domenica di Quaresima 2014 (anno A)

Gesù ha attraversato la morte e ci restituisce la luce della vita

LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - Il Vangelo del cieco nato, cui Gesù ha dato la vista, si concludeva e dimostrava che "Gesù è luce del mondo", il Vangelo odierno è il culmine della rivelazione di Gesù. Dimostra che egli è colui che dà la vita e pertanto vince la morte. Se la morte ci appartiene come i nostri stessi occhi e tuttavia ci toglierà ogni barlume di luce, Gesù, che l'ha attraversata, ci restituisce la luce della vita. Da soli non vi saremmo mai arrivati. Le stesse Scritture sacre erano giunte con Ezechiele ad assicurare la risurrezione di un popolo (prima lettura) e Daniele aveva annunciato per la fine dei tempi il risveglio dei morti, sebbene con un doppio e contrastante esito: i buoni per la vita eterna e i malvagi per l'orrore senza fine (Dn 12, 2). Gesù fa molto di più: dà la vita (e la vita eterna) a chiunque crede in lui e resta ancorato a lui. Ciascuno di noi è come Lazzaro, il cui nome ebraico "El'azar" proviene da El, Dio e azar, venire in aiuto. Solo se Dio viene in nostro aiuto, possiamo essere strappati da quella morte, che cova dentro le stesse fibre della nostra vita. Tra il Dio, che sta per attraversare la morte (domenica prossima sarà la Domenica delle Palme), e l'uomo, che resta schiacciato da essa, si può e si deve realizzare una simbiosi d'intesa e d'amore, similmente a quella stabilitasi tra Gesù e Lazzaro con le sue sorelle, persone che Gesù amava e dalle quali era riamato. Sarà tale simbiosi d'amore, che facendoci aggrappare a Cristo, ci farà attraversare la morte per riavere la vita.


PREGHIERA
Ho visto finora la morte negli occhi
di persone, che erano anche i miei cari,
e più che orrore ho provato
il senso di un abbandono totale,
dovendo ogni volta ricominciare da solo...

Ho sentito di tanti,
dei quali persino i nomi si sono persi
negli scantinati della storia ufficiale.
Sì, ho pensato che "tutto è vanità"
e che "vanità d'ogni vanità" sarebbe stata
l'insignificanza di tanto soffrire e lottare... per nulla.
Poi sei venuto Tu, Tu Salvatore
di tutto quest'enorme nonsenso,
e allora non solo un fiotto di luce
ma un filo di voce mi è sembrato
pervenisse da quel dissennato abbandono,
per dirmi che proprio essa, la morte,
è stata abbattuta e per sempre.
E di ciò ti ringrazio, Gesù! (06/04/2014)

Vangelo di Giovanni (11, 17-45 - forma breve) - In quel tempo, le sorelle di Lazzaro mandarono a dire a Gesù: Signore, ecco, colui che tu ami è malato». All'udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Marta, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo». Gesù si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?». Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare». Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.

06/04/2014
Ascolta con webReader

 


0 commenti.

Per visualizzare lo spazio commenti è necessario accedere al sito.

Accedi
Nome utente
Password
 
 
Registrati | Recupera dati

Allegati

Thumbnail image for /public/upload/2014/4/635324052378227143_Immagine.jpg
La foto della tomba di Lazzaro
La foto della tomba di Lazzaro
In questa sezione